2011: Salvini arringa le folle della Padania(?) scagliandosi contro Roma ladrona e i meridionali nullafacenti, inneggiando alla secessione.
2015: Salvini gira l’Italia seguito da un camion di felpe per ogni occasione, agitando il fantasma dell’invasione da parte dei profughi provenienti dalle coste nord africane, con lo slogan “Aiutiamoli a casa loro”.
2020: Salvini si produce in memorabili comizi in Libia, nei quali dà la colpa di ogni problema ai profughi sudanesi, “che sudino a casa loro”.
2025: Salvini in Sudan propone la secessione dai fannulloni del Sud Sudan, al grido di “Savania libera”. Gli fanno notare la secessione è già avvenuta nel 2011.
2027: Salvini, con la felpa del Botswana, rigato di sudore si scaglia contro il Sud Africa. Ma il suo comizio va deserto (del Kalahari).
2030: Salvini a Città del Capo (non intesa come Arcore) si scaglia contro l’invasione dei pinguini, fra i quali si nasconderebbero dei terroristi, o delle assassine, ah, no, quelle sono le orche.
2031: Salvini scopre che non c’è niente più a Sud del Polo Sud e si fa lanciare su Marte. Tafferugli in sala lancio per decidere chi deve avere il piacere di premere il pulsante di accensione del razzo “Berghem 1°”. La missione purtroppo fallisce e la navicella precipita sulla casa di Borghezio.
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