Autopsie ipocaloriche
e altri metodi per perdere peso
Secondo recenti ricerche, ridere aiuterebbe a bruciare calorie e a perdere peso. Se questo è il tuo obiettivo – ridere, o perdere peso, o entrambi - questo libro può aiutarti: incontrerai una vecchia ostrica che produce perle di saggezza, imparerai che l’ansia si batte con l’incoscienza, troverai proposte per le tue vacanze e per il fai-da-te, e scoprirai che Biancaneve non era poi così innocente. Infine, capirai i concetti essenziali della sicurezza sul lavoro. Tutto condito da uno stile che i lettori hanno definito “futurista e psichedelico”.
Con la prestigiosa prefazione di Ettore Ferrini e la pregevole postfazione di Fabio Nocchi (famose firme de "Il Vernacoliere").
“Sono l'unico fratello di tuo padre e tua madre è figlia unica, quindi non avrai altro zio all'infuori di me.”
“Quando capisce che quella che ha in testa non è forfora ma segatura, lo assale un tarlo.”
“Giustizia sommaria nella Pubblica Amministrazione: Occhio per occhio, Ente per ente.”
“Cerco insegnante di italiano per imparare a leggere, per adesso so solo scrivere.”
“Se il vostro collega ha un pacco sospetto, controllate nella cronologia del suo browser e ne conoscerete il motivo.”
“E anche gli animali vennero a pianger Biancaneve: prima una civetta, poi un corvo e infine un avvoltoio. In realtà cercavano di rompere la teca per mangiare la carcassa.”
Autopsie ipocaloriche è un libro. E fin qui ci siamo.
Genere?
Umorismo, non-sense, parodia.
A chi si rivolge?
A chi vuole sbellicarsi dalle risate nella lettura, ma anche lasciarsi stupire da uno stile scorrevole, affascinante e “non convenzionale”.
3 Motivi per leggere questo libro
L'autore
Manuel Cerfeda
Manuel Cerfeda nasce a Tivoli (RM) nel 1975. Durante gli anni del Liceo Classico inizia a scrivere, grazie alla scoperta di Alessandro Bergonzoni, che considera suo Maestro.
La passione per l'umorismo e la satira lo porta poi ad individuare in Daniele Luttazzi e Antonio Rezza due importanti punti di riferimento.
Nel 2009, mentre prepara la sua tesi di Laurea in Ingegneria (sull'energia solare fotovoltaica), pubblica il suo primo libro "L'anagramma di derma (non madre, quell'altro)". L'opera si nutre delle due ispirazioni principali dell'autore: il non-sense, frutto di pura ispirazione, e il gusto per la parodia, che porta a individuare il lato comico in ogni situazione.
Nel 2012 inizia a collaborare con la rivista satirica "Gli Arroganzini", creata da Ettore Ferrini e Gabriele Moretti (autori dei libri "Il sacro e il propano" e "Non ho niente contro i preti... Altrimenti l'avrei già spruzzato dappertutto”, nonché collaboratori de "Il Vernacoliere"), che dal 2013 diventa "L'odio digitale", riscontrando da subito l'apprezzamento e l'affetto da parte dei lettori, sia nei commenti sul social network, sia dal vivo negli spettacoli organizzati per promuovere la rivista.
Il suo tratto distintivo è la curiosità, che lo porta a sviluppare molteplici interessi, in particolare per la comicità, l’automobilismo, la musica, la meteorologia e la tecnologia.
Nel 2010 si sposa con Elisa e nel 2014 diventa papà di tre gemelli: Alessandro, Aurora e Marianna.