L'anagramma di derma
Il libro rivelazione di Manuel Cerfeda
L'anagramma di derma a cui allude il titolo è una metafora del processo creativo che ha portato alla realizzazione di questa opera.
Come il corpo assimila i nutrienti e alla fine emette l'anagramma di derma, così il cervello dell'Autore ha prodotto autonomamente le frasi che egli si è limitato a trascrivere dove capitava, per poi riunirle finalmente in un unico testo per la gioia dei meno.
L'effetto che ne deriva è una visione della realtà o della non realtà da una prospettiva singolare, figlia solo delle relazioni sinonimiche e delle assonanze fra le parole, direi anche dei rapporti semantici anche perché ''semantici'' è proprio una bella parola e dove la metti sta bene.
L’anagramma di derma è un libro. E fin qui ci siamo.
Genere?
Umorismo, non-sense, parodia.
A chi si rivolge?
A chi vuole sbellicarsi dalle risate nella lettura, ma anche lasciarsi stupire da uno stile scorrevole, affascinante e “non convenzionale”.
3 Motivi per leggere questo libro
L'autore
Manuel Cerfeda
Manuel Cerfeda nasce a Tivoli (RM) nel 1975. Durante gli anni del Liceo Classico inizia a scrivere, grazie alla scoperta di Alessandro Bergonzoni, che considera suo Maestro.
La passione per l'umorismo e la satira lo porta poi ad individuare in Daniele Luttazzi e Antonio Rezza due importanti punti di riferimento.
Nel 2009, mentre prepara la sua tesi di Laurea in Ingegneria (sull'energia solare fotovoltaica), pubblica il suo primo libro "L'anagramma di derma (non madre, quell'altro)". L'opera si nutre delle due ispirazioni principali dell'autore: il non-sense, frutto di pura ispirazione, e il gusto per la parodia, che porta a individuare il lato comico in ogni situazione.
Nel 2012 inizia a collaborare con la rivista satirica "Gli Arroganzini", creata da Ettore Ferrini e Gabriele Moretti (autori dei libri "Il sacro e il propano" e "Non ho niente contro i preti... Altrimenti l'avrei già spruzzato dappertutto”, nonché collaboratori de "Il Vernacoliere"), che dal 2013 diventa "L'odio digitale", riscontrando da subito l'apprezzamento e l'affetto da parte dei lettori, sia nei commenti sul social network, sia dal vivo negli spettacoli organizzati per promuovere la rivista.
Il suo tratto distintivo è la curiosità, che lo porta a sviluppare molteplici interessi, in particolare per la comicità, l’automobilismo, la musica, la meteorologia e la tecnologia.
Nel 2010 si sposa con Elisa e nel 2014 diventa papà di tre gemelli: Alessandro, Aurora e Marianna.
Dicono del libro
Gabriele Moretti Scrittore e MusicistaManuel Cerfeda è un uomo sottile, acuto, tagliente. Un rasojo angolare, via. La punta di freccia che ti coglie al fianco mentre cavalchi giulivo per le praterie del Wyoming coi capelli al vento. Questa sua opera sperimentale, che tratta le molteplici sfaccettature dell'idioma italico, diverte ad ogni riga in modo accattivante e mai scontato, per quanto graziosamente "pop". Non al modo dei cinepanettoni firmati Vanzina, non quel tipo di pop sul quale non avreste letto mie lusinghe. Ma, a modo suo, Cerfeda è nazional-popolare, ti fa amare la lingua italiana e i suoi difettucci trasformandoli in giochi di parole stuzzicanti e piacevoli. Insomma, come ebbi a dire la prima volta che lo lessi, con "L'anagramma di Derma" si ride molto e tra una risata e l'altra si sorride.
Ettore Ferrini ScrittoreDecisamente futurista. Nonostante la scrittura, appunto, psichedelica, è rimarchevole il fatto che si faccia leggere con semplicità.
Giulio Sacchetti Utente ilmiolibro.itLa lettura del libro fa molto divertire. Complimenti.
Milkisea Utente ilmiolibro.itun libro controsenso con un senso, questo mi viene da dire e è anche molto divertente, nel senso che è piacevole da leggere.
Flavio Standoli Utente ilmiolibro.itC’è il talento e la capacità di divertire il lettore. Manuel è l’Arnaldo Pomodoro della scrittura, per la sua capacità di dare forma a nuove idee. Complimenti!