La volpe e l’Ova

La volpe e l'Ova

La volpe e l’Ova

Una volpe, attraversando le campagne, cominciò a sentire i morsi della fame. Cercando del cibo per calmare l’appetito, si ritrovò in una vigna, dalla quale pendevano grossi grappoli con acini gonfi e succosi. Per la precisione era Cesanese. Alla volpe aumentò l’acquolina e cercò di tirare giù un graspo, ma erano tutti ad un’altezza tale da risultare irraggiungibili, per quanto cercasse di saltare in alto.

Passò di lì una gallina che, a quella scena, chiese alla volpe: “Cosa fai?”.

La volpe, con voce affannata per via di tutti quei salti inutili, rispose sarcastica “Non lo vedi? Cerco di cogliere un po’ d’uva per sfamarmi. Poi dici le galline…” e le diede le spalle, alla ricerca di grappoli raggiungibili.

La gallina ribatté stupita: “Uva? Ma non eri carnivora, scusa?”.

La volpe si girò lentamente verso di essa e disse “Sì, è vero…”.

Le parole non avevano ancora finito di uscire dalla sua bocca che già la stolta chioccia pendeva senza vita dalle fauci della furba predatrice.

Poi la volpe si diresse nella vicina stia e fece una scorpacciata di uova.

La morale della favola è: quando vedete qualcuno fare qualcosa di strano, fatevi i cazzi vostri.

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