L’ ARTICOLO DI J.

L'articolo di J

L’articolo di J

A: Allora, sei convinto di quello che ti ho detto?

B:  Sì, insomma, ho capito, va bene…

A: Non aver paura, è nostro dovere davanti a dio combattere gli infedeli, saremo premiati nell’aldilà!

B: Ecco, è su questo che… vorrei vederlo nero su bianco.

A: Ma che dici, certo che è scritto, nel Testo Sacro!

B: Lo so che lì è scritto, intendevo qualcosa di più vincolante sul piano contrattuale.

A: Più della parola di dio? Impossibile!

B: Metti che invece abbiamo capito male. Non potremo neanche citarlo in giudizio senza un pezzo di carta controfirmato da entrambe le parti.

A: La fede! La fede ti guiderà e ti farà capire che stai facendo la cosa giusta!

B: Quindi è solo una questione di fede. Bene. Benissimo.

A: Non perdiamo tempo. Piuttosto, hai seguito le indicazioni di quel tutorial che ti ho inviato? È tutto pronto?

B: Sì, è di là. Sono venute bene, devo solo comprare il sac à poche per la farcitura.

A: Quale farcitura? Erano istruzioni per costruire un ordigno.

B: No, tu mi hai girato “Bombe alla crema in 15 minuti”. Avrai fatto casini con il copia-e-incolla.

A: Maledizione! Ora è tutto rimandato! Che figura ci facciamo con il Califfone!

B: Quando passa glielo spieghi, inventi una scusa. Tanto, quando passa il Califfone te ne accorgi.

A: Spero sia clemente. Chiederò a lui di farmi avere una bomba fatta come si deve.

 

Due giorni dopo:

 

A: Adesso che abbiamo la bomba, dobbiamo preparare la lettera di rivendicazione. Prendi carta e penna.

B:  Prese. Ma questa cosa deve stare proprio qui sul tavolo? Non sarà pericolosa?

A: Certo che è pericolosa, è una bomba! Ma che importa, fra poco saremo nel paradiso dei giusti. Scriviamo la lettera che il tempo stringe.

B: Allora… Spettabile Polizia di Stato, vi comunichiamo…

A: Ma che dici? Scrivi, forza: dio è grande e ci ha dato il coraggio per immolare le nostre vite alla sua causa. Queste vittime siano di monito alle prepotenti nazioni occidentali.

B: Aspetta…di monitor…

A: MO-NI-TO, non monitor, alle prepotenti nazioni occidentali. Altri verranno dopo di noi e non avrete pace fino alla vittoria finale!

B: …finale. Però peccato.

A: Peccato cosa?

B: Ci sarei voluto essere alla vittoria finale. Ma se mettiamo la bomba e basta?

A: Cosa dici? Non c’è onore senza sacrificio! E ora concludiamo: Il martirio è la grande aspirazione per il jihadista che…

B: IL? Sei sicuro? Secondo me è LO jihadista. Non senti come suona meglio: LO JI. IL JI fa schifo.

A:  Jihadista inizia per “gi”, quindi “il”, come “il gioco”.

B:  No, comincia per “gei”, quindi ci va “lo”,  come “lo jeans”.

A: “Lo jeans”? Io ho sempre detto il… anzi “gli jeans”. Al plurale. Al singolare com’è?

B: No, “i jeans”. No, aspetta, allora anche con jihadista. Però “i jeans” è plurale. A noi serve il singolare.

A: Scriviamolo al plurale allora: Il martirio è la grande aspirazione per i jihadisti che…

B: E se fosse “gli jihadisti”? Che dubbio.

A: E se chiedo al Califfone? Lui lo saprà.

B: Bella idea. Già che ci sei, chiedigli perché quel display digitale sulla bomba prima segnava “04:59” e adesso “00:05”.

A: EH?

 

Dal telegiornale delle 13:

 

“…accogliendo così l’auspicio del Santo Padre al ritorno al torrone duro.

E adesso veniamo all’esplosione verificatasi questa mattina in un casolare in provincia di Scrotone. Fra le macerie sono state ritrovate le salme di due italiani, Andrei Aimatti e Bruno Sumille, conosciuti in zona per essere dei nullafacenti ma non per questo meno ignoranti.

Dai loro profili social gli inquirenti hanno dedotto un avvicinamento alla fede musulmana, avvalorata dal ritrovamento del libro “Arabo for dummies” ma che sembra però smentita dai resti di salamino ungherese rinvenuti in quel che resta dell’edificio rurale. Ad aggiungere mistero sull’accaduto un’ enigmatica scritta rinvenuta su un fogliettino bruciacchiato:

il lo il ji lo ji lo je gli je i ji gli ji Califfone.

 

Le forze dell’ordine non si sono ancora pronunciate sulle cause dell’esplosione.

 

Ma cambiamo decisamente argomento: le nozze Salvini – Kyenge sono state celebrate nella chiesa di…”

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