Come costruire un SUV a basso costo e sfidare la Bentayga di quartiere*

Quante volte siete passati accanto a una Porsche Cayenne parcheggiata e avete desiderato ardentemente poter guidare un bolide simile (salvo dopo levarvi l’idea dalla testa pensando a quanto paga di bollo)? Nelle prossime righe vi spiegherò come procurarvi un bolide (quasi) simile senza spendere cifre dell’ordine di grandezza di una casa di 200 metri quadri.

Per prima cosa occorre una base per l’elaborazione (del lutto). Consiglio una Fiat Duna Weekend, che ha il vantaggio di farvi spendere molto poco o addirittura essere pagati per portarvela via:

fig. 1: la famosa Duna Weekend di Lewis Hamilton.

A questo punto datele una bella lavata sia fuori che dentro e nel vano motore, ma cauti con l’acqua perché alcuni particolari (anche strutturali) sono solubili. Dopodiché possiamo iniziare a dare qualche cavallo in più al motore. La Duna più potente era la “70” di 1.300 cm³ e vi verrà spontaneo pensare di sostituire quel motore con quello molto simile della “Uno Turbo i.e.”. Sbagliato. Se volete rivaleggiare veramente con una Bentley dovrete installare un nobile compressore volumetrico tipo Roots.

 

fig. 2: chiara spiegazione del funzionamento del compressore Roots.

Riepiloghiamo brevemente come funziona:

con la rotazione dei lobi, il compressore “intrappola” una certa quantità di aria e la invia nel collettore di aspirazione. L’effetto di sovralimentazione è dovuto al maggior volume di aria pompata rispetto a quella aspirata dal motore ad ogni ciclo. Per esempio, nel motore “Volumex” Lancia degli anni ’80, il volume elaborato dal compressore ad ogni giro era di 1.130 cm³ e girava ad un regime pari a 1,32 volte quello del motore. In questo modo ad ogni ciclo del motore (2 giri) pompava circa 3.000 cm³ di aria contro i 1.995 cm³ del motore, quindi circa 1,5 volte la cilindrata.

In pratica il compressore volumetrico è l’equivalente motoristico di vostra nonna quando andate da lei a mangiare a pranzo la domenica.

Ovviamente per dare il tocco finale alla sportività del mezzo occorre che la trazione sia posteriore, quindi procuratevi e montate sullo chassis la meccanica di una “Fiat 131 Supermirafiori 1300 TC”. Quindi avete lavato il motore originale inutilmente. Succede. Per fare spazio all’albero di trasmissione dovrete segare parte del pianale, ma basterà un seghetto del traforo:

fig. 3: seghetto da traforo.

A questo punto potrete montare sul motore un carburatore quadricorpo Holley da dragster (in figura 4 le versioni mono e doppio corpo)

fig. 4: un carburatore è felice quando è in buone mani.

e un compressore Gibson-Miller con pressione di sovralimentazione di circa 5 bar. Come dite? Tutta questa roba non entra nel cofano? E chi ha bisogno di un cofano? Vedrete più avanti.

Ora sarà necessario allargare le carreggiate per poter alloggiare pneumatici idonei alla immane potenza che si scatenerà sulle ruote. Scegliamo i 355/25 R21 che la Lamborghini Aventador monta al posteriore. Noi li monteremo su tutte e quattro le ruote. Belli piantati, specie nel parcheggio. (Non pensavate mica che un’auto così avesse il servosterzo?)

Applicate sulle fiancate degli elementi posticci per allargare i passaruota e coprire in maniera armonica la porzione di gomma che uscirà dalla carrozzeria originaria, poi fate dipingere tutto di rosso. Il risultato sarà così:

fig. 5: Duna SUV. Eleganza e sobrietà degni della carrozzeria Touring.

Come potete vedere, non sono stati previsti i fendinebbia, perché la portata dell’aspirazione del compressore è tale che, in caso di nebbia, essa viene risucchiata per almeno 200 metri davanti a voi, garantendovi un’ottima visibilità.

Vi devo avvertire che i consumi saranno fuori dalla comprensione umana, tanto che penserete che sarebbe stato più economico mettersi con Belèn Rodriguez. A tal proposito (dei consumi, non di Belèn) sarà opportuno prevedere un nuovo serbatoio da 800 litri, con apposita autoclave, necessari a sfamare gli spropositati appetiti della vostra “Power Unit” (adesso si dice così).

fig. 6. serbatoio da 800 litri con autoclave.

Riepilogando i dati riguardanti la meccanica, avrete un motore da 750 CV a 5.800 g/m, con una pressione media effettiva pari a 83,5 bar (il BMW 1,5 litri da Formula Uno, nella versione da qualifica, ne faceva misurare 66,5. No, per dire).

Per quanto riguarda gli interni della vostra nuova hypercar, già abbastanza ricchi di base (c’è addirittura il termometro dell’acqua e il mangiacassette), indispensabili 2 accessori aggiuntivi:

– un manometro per la pressione di sovralimentazione (bello grosso per tenerla sempre sotto controllo, visti i valori di sovrappressione da Fossa delle Marianne);

– un Airbag (safety first): va bene il cuscino del divano di nonna.

Ecco come risulterà la vostra plancia di comando:

fig. 7: manometro ben leggibile anche dal passeggero (ammesso che ne troviate uno)

Ora è tutto pronto per mettervi alla guida e sfidare la Bentayga di quartiere. Cercatela nelle strade, stando molto cauti a sfiorare l’acceleratore, per carità. Appena individuato un esemplare del SUV britannico, affiancatelo al semaforo e lanciate al guidatore un’occhiata di sfida (ammesso che vi veda, da lassù). Allo scattare del verde, pigiate il pedale dell’acceleratore “full- throttle”.

A questo punto possono verificarsi vari scenari:

1. le gomme motrici non resistono alla coppia motore da faglia tettonica e sublimano, passando istantaneamente allo stato gassoso;
2. la testata viene sparata via dal motore, apportando danni ingenti all’arsenale militare della Corea del Nord;
3. il cambio si trasforma in 70 chilogrammi di Grana Padano grattugiato fine;
4. si apre uno “Stargate” e vi ritrovate in un’altra dimensione, simile alla nostra ma nella quale non ci sono le accise sui carburanti e non esiste la tassa di possesso. Quindi ci rimanete volentieri;
5. il pianale parte e voi e l’abitacolo rimanete al semaforo. In quest’ultimo caso avrete comunque vinto la vostra gara contro la Bentley, come ricorda il finale del film “Un Maggiolino tutto matto”, nel quale la simpatica macchina tedesca si spezza a metà ma giunge prima e terza.

E ricordate: da una grande potenza derivano grandi irresponsabilità!

*: in ogni quartiere c’è una Bentayga. Nel vostro no? Ma dove abitate?

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